L’importanza delle proporzioni e nuances nell’arredamento domestico.
Le proporzioni e le nuances sono due elementi fondamentali nell’arredamento di un ambiente, poiché un giusto abbinamento tra complementi d’arredo e spazio abitabile può fare la differenza tra un ambiente ben arredato e uno caotico e confusionario. In questo articolo esploreremo l’importanza di considerare le proporzioni e le nuances quando si arreda una casa.
Le proporzioni sono la chiave per creare un ambiente armonioso e bilanciato. Ogni complemento d’arredo dovrebbe essere proporzionato allo spazio in cui si trova e agli altri elementi presenti. Ad esempio, un divano troppo grande rispetto alla stanza in cui si trova potrebbe far sembrare l’ambiente claustrofobico e scomodo, mentre uno troppo piccolo potrebbe apparire perso e inadeguato. È importante scegliere mobili e accessori che siano proporzionati allo spazio circostante per creare un’atmosfera armoniosa e bilanciata.
Ma non è solo la grandezza dei mobili che conta: le proporzioni riguardano anche la disposizione degli oggetti all’interno dell’ambiente. Ad esempio, un tavolo da pranzo dovrebbe essere proporzionato alle sedie che lo circondano e alla distanza tra di esse. Inoltre, è importante considerare l’equilibrio tra le diverse funzioni dell’ambiente: un soggiorno dovrebbe essere arredato in modo da permettere il relax ma anche il socializing, per cui uno spazio troppo affollato potrebbe far sentire gli ospiti a disagio.
Le nuances, invece, si riferiscono alle variazioni di tonalità, colore e texture degli oggetti d’arredo. Anche le nuances sono importanti per creare un ambiente equilibrato e armonioso. Ad esempio, se si vuole creare una stanza con una palette di colori sobri e neutri, potrebbe essere utile aggiungere qualche tocco di colore per spezzare la monotonia, magari con un quadro o una lampada dal colore vivace. Anche la texture degli oggetti può essere importante: un tessuto pesante e opaco potrebbe essere scelto per un divano, mentre per le tende potrebbe essere preferibile un tessuto leggero e trasparente.
Ma come scegliere le giuste nuances? In primo luogo, è importante considerare il colore delle pareti e dei pavimenti. Se le pareti sono di un colore forte, potrebbe essere meglio optare per oggetti d’arredo dal colore neutro per non appesantire troppo l’ambiente. In secondo luogo, è importante pensare al mood che si vuole creare: se si cerca un’atmosfera rilassante, potrebbe essere utile scegliere nuances pastello, mentre per uno stile più deciso potrebbe essere preferibile scegliere tonalità più vivaci.
In conclusione, il giusto abbinamento tra complementi d’arredo e spazio abitabile dipende sia dalle proporzioni che dalle nuances. Scegliere mobili e oggetti d’arredo proporzionati allo spazio circostante e alle altre componenti dell’ambiente è fondamentale per creare un’atmosfera
L’importanza delle lampade di design nell’arredo e nella creazione della giusta atmosfera calda e accogliente
L’arredamento di un ambiente non si limita solo alla scelta di mobili e colori delle pareti. Un elemento spesso trascurato ma fondamentale per creare la giusta atmosfera calda e accogliente è l’illuminazione. In particolare, le lampade di design possono svolgere un ruolo significativo nell’arredo, oltre ad aggiungere un tocco di stile e personalità all’ambiente. Questo articolo esplorerà l’importanza delle lampade di design nell’arredamento e come possano contribuire a creare un’atmosfera accogliente e invitante.
Espressione di stile e personalità: Le lampade di design rappresentano una forma di espressione artistica nel campo dell’illuminazione. Sono spesso concepite da designer talentuosi che trasformano le lampade in opere d’arte funzionali. La scelta di una lampada di design consente di inserire nel proprio spazio un elemento unico e distintivo che riflette il proprio stile e personalità.
Punti focali nell’ambiente: Le lampade di design, grazie al loro design creativo e all’attenzione per i dettagli, possono diventare dei veri e propri punti focali all’interno di un ambiente. Posizionare una lampada di design in un punto strategico attira immediatamente l’attenzione e dona carattere all’intero spazio. Può fungere da elemento decorativo e creare un punto di interesse visivo.
Creazione di atmosfera: La luce emessa dalle lampade di design può essere regolata per creare l’atmosfera desiderata in un ambiente. A seconda dell’occasione o dell’umore che si vuole creare, si può scegliere tra una luce calda e avvolgente per un’atmosfera intima e rilassante, oppure una luce più brillante per un’atmosfera vivace e dinamica. La scelta delle lampadine e delle sfumature delle lampade di design influisce direttamente sull’effetto luminoso desiderato.
Gioco di luci e ombre: Le lampade di design offrono la possibilità di sfruttare il gioco di luci e ombre per creare un’atmosfera affascinante. Posizionando strategicamente le lampade in modo da proiettare ombre suggestive sulle pareti o sul soffitto, si può trasformare un ambiente in uno spazio suggestivo e intrigante. L’uso di materiali traslucidi o di forme innovative può amplificare l’effetto delle ombre, creando un’esperienza visiva unica.
Funzionalità e versatilità: Oltre all’aspetto estetico, le lampade di design offrono anche funzionalità e versatilità. Esistono diversi tipi di lampade di design, come lampade da tavolo, lampade da parete, lampade a sospensione e lampade da terra, ognuna con un diverso scopo e
utilizzo. Questa varietà consente di adattare l’illuminazione alle specifiche esigenze di ogni ambiente, sia che si tratti di creare un’illuminazione diffusa o di focalizzare la luce su un’area specifica.
Conclusioni: Le lampade di design rappresentano un elemento chiave nell’arredamento di un ambiente. Oltre ad essere oggetti di design, svolgono una funzione fondamentale nel creare l’atmosfera desiderata, trasformando gli spazi in ambienti accoglienti e invitanti. L’illuminazione adeguata, fornita dalle lampade di design, può migliorare il comfort e influenzare positivamente l’umore delle persone. Pertanto, la scelta delle lampade di design dovrebbe essere accurata e mirata per garantire che l’illuminazione si integri perfettamente con l’arredamento e crei la giusta atmosfera desiderata.
Gli spazi contenuti, come ad esempio gli appartamenti di dimensioni ridotte, richiedono una particolare attenzione nella scelta degli elementi d’arredo. In questi contesti, l’uso di uno specchio può risultare particolarmente utile e vantaggioso, sia dal punto di vista estetico che funzionale.
Innanzitutto, uno specchio può dare l’impressione di uno spazio più grande e luminoso. Questo perché la riflessione della luce crea un effetto di profondità che può far sembrare la stanza più ampia di quanto sia in realtà. Inoltre, se posizionato di fronte a una finestra o ad un’altra fonte di luce, uno specchio può riflettere la luce naturale e amplificarne l’effetto, creando così un’atmosfera ancora più luminosa e accogliente.
Oltre al vantaggio estetico, uno specchio può anche essere utile per scopi pratici. Ad esempio, se posizionato in una zona della casa dove non c’è molta luce, può aiutare a diffondere la luce presente, aumentando la luminosità dell’ambiente. Inoltre, uno specchio può essere usato per controllare il proprio aspetto, consentendo di farsi vedere da diverse angolazioni e assicurandosi che il look sia perfetto prima di uscire di casa.
Infine, uno specchio può essere utilizzato per creare un effetto di continuità tra gli spazi. Se posizionato di fronte ad una porta o ad un’altra apertura, può dare l’impressione che la stanza continui oltre l’apertura stessa, creando così un effetto di fluidità e continuità visiva.
In sintesi, uno specchio può essere un elemento d’arredo molto utile e vantaggioso in uno spazio contenuto. Non solo può contribuire ad aumentare la luminosità e la percezione di profondità della stanza, ma può anche essere usato per scopi pratici come il controllo del proprio aspetto. Quindi, se stai cercando di arredare un piccolo appartamento, considera l’acquisto di uno specchio come elemento d’arredo essenziale per rendere la tua casa più accogliente e funzionale.
HAI DEI DUBBISU COME SCEGLIERE LE TONALITÀ DI COLORI DEGLI INTERNI DELLA TUA CASA? QUESTO ARTICOLO DISSOLVERÀ ALCUNEPERPLESSITÀPER LA SCELTADELLA COMBINAZIONE DI COLORI PERFETTA.
Non saremo certo noi a dire che c’è un modo giusto o sbagliato per scegliere i colori per l’arredamento della tua casa, ma se sei qui, pensiamo che ti serva una mano. Se non riesci ad uscire dall’impasse, è tempo di considerare la regola dei colori 60-30-10. Ti guideremo attraverso questa tecnicadi interior design, che darà alla tua casa un aspetto armonioso e la capacità di durare più a lungo nel tempo.
Al di là delle preferenze e dei gusti, colori non abbinati tra loro potrebbero farti sentire poco a tua agio in una casa. Gli occhi percepiscono solo disordine, confusione e stonature di colore. Ecco perché tra i primi consigli che diamo, come architetto ed interior design, per arredare qualsiasi stanza, c’è sempre lo studio delle tonalità cromatiche. Scegliere una palette di colori comune per tutta la casa, aiuta ad armonizzare l’intero arredamento.
Nelle arti visive ci sono alcune regole che ci possono aiutare. La tecnicadi interior design 60-30-10 è un metodo collaudato che si basa proprio su alcune di quelle regole ed aiuta ad elaborare una combinazione dicoloriin armonia per tutta la casa. Non è una metodologia astratta, ma al contrario, trova applicazione in molti casi reali. Spesso i professionisti la utilizzano in modo “inconscio”, avendo un bagaglio culturale ed una base solida di formazione ed esperienza, da cui attingere.
Molto probabilmente, avrai già letto qualcosa in proposito qui sul nostro blog, ma abbiamo deciso di approfondire l’argomento, perchè spesso sembra un concetto più complicato, di quanto non sia in realtà.
COS’È LA LA REGOLA DEI COLORI 60-30-10 NELL’INTERIOR DESIGN
La tecnica dei colori 60-30-10 riguarda il modo in cui i colori dovrebbero essere regolati in modo proporzionale, all’interno dell’ambiente, per ottenere un’atmosfera equilibrata e in armonia. Con la regola 60-30-10, anche i non professionisti, possono assicurarsi che i colori siano nelle giuste proporzioni. Se sei in difficoltà, usala e non puoi sbagliare. Ecco come funziona…
Una casa o una stanza sarà in perfetta armonia cromatica se:
Il 60% della presenza cromatica è data dal colore primario
Il 30% della presenza cromatica è data dal colore secondario
Il 10% della presenza cromatica è data dal colore accento
Non è una regola rigida e categorica, nel senso, che non si è obbligati a scegliere solo 3 colori, ma se si definiscono le tonalità principali, sarà più facile trovare sfumature in armonia per ogni singolo ambito.
60%: COLORE PRIMARIO
Il colore principale che hai selezionato per i tuoi spazi, dovrebbe rappresentare il 60% del colore all’interno della stanza o, ancora meglio, di tutta la casa.
Questa percentuale è rappresentata dal colore delle pareti, dal soffitto e in alcuni casi dai mobili più grandi come i mobili della cucina o l’armadio in camera o dagli elementi più presenti come ad esempio le tende, se ci sono finestre ampie.
In sostanza, il colore primario dovrebbe fungere da colore dominante nella stanza. Generalmente, sono colori neutri e chiari, che aiutano a creare uno sfondo luminoso nella stanza e ad evidenziare altri colori. La gamma di bianchi, grigi e beige sono i più usati a questo scopo. Tuttavia è possibile trovare anche colori chiari desaturati, come nella foto qui sopra.
30%: COLORE SECONDARIO
Si tratta di un colore secondario, che dovrebbe avere circa la metà della presenza del colore principale.
In una casa o in una stanza, questa nuance può provenire dal pavimento, dai mobili, da un grande tappeto, a volte dalle tende, da un mobile di grandi dimensioni (come il divano o il letto) o da una sola parete. Questi elementi della casa, svolgono un ruolo di supporto per creare un aspetto elegante e in armonia. L’obiettivo è far sì che il colore secondario esalti il colore principale all’interno dell’ambiente, aggiungendo contrasto e profondità.
Qui la gamma di colori è più ampia del precedente, anche se si tende ad usare colori neutri, ma più scuri o colori non accesi. Ad esempio, nero, grigio scuro, marrone in tutte le sue sfumature (soprattutto quello delle essenze del legno), toni pastello o colori desaturati. Non è raro che si scelga di usare due colori secondari, che però hanno un impatto simile (pavimento in legno e divano grigio scuro, ad esempio).
10%: COLORE ACCENTO
Questa percentuale rappresenta, quelli che in gergo chiamiamo i colori d’accento ovvero quegli elementi dell’arredo incaricati di “attirare l’attenzione”.
Nella tua casa, ad esempio, i tuoi accessori, complementi e tessili potranno fornire dettagli di colore. In genere, il 10% è rappresentato da alcuni di questi elementi: cuscini, decorazioni, quadri, plaid, ma potrebbero essere anche un tavolino, una sedia, una poltroncina ecc.
Può essere un tono vivace o tenue, a seconda dell’aspetto che desideri ottenere.
Ci sono situazioni in cui un solo colore accento non è sufficiente, quindi potrebbero essere due colori (5%+5%), ma sappi che è più difficile abbinarli. Un trucco veloce è quello di estrapolare i due colori da un elemento a fantasia scelto per arredare, in modo da legarsi al resto: ad esempio, queste tonalità potrebbero essere prese da una fantasia della biancheria (se ci troviamo in camera da letto), di un tappeto kilim o moderno, se parliamo di soggiorno, ma anche da un grande quadro o da un cuscino.
Sono colori che saranno rappresentativi della tua personalità. Normalmente i colori accesi stancano più facilmente degli altri, tuttavia, seguendo questa regola, potremmo cambiarli in futuro con altri colori, in modo piuttosto veloce ed economico, perché dovremmo solo sostituire quei piccoli dettagli.
Come puoi vedere, è una tecnica molto semplice e di facile applicazione. Dobbiamo solo conoscere i colori che vogliamo abbinare o se ci sono già dei colori presenti, che non vogliamo cambiare da cui partire (ad esempio il pavimento, un armadio ecc.).
Ecco altri esempi pratici che mostrano la regola del colore 60-30-10 in uso…
Arredare un interno con le giuste proporzioni e nuances è un approccio che punta sull’utilizzo di oggetti d’arredo dalle dimensioni e dalle proporzioni perfette per l’ambiente in cui si trovano. Questo stile richiede una grande attenzione al dettaglio, al fine di creare un ambiente equilibrato e armonioso. L’arredamento da interni delle proporzioni e nuances si basa anche sull’utilizzo di colori, tessuti e materiali che si fondono perfettamente tra loro.
L’orologio da parete come elemento di design.
L’orologio da parete è un elemento di design che può aggiungere un tocco di eleganza e stile a qualsiasi ambiente. Esistono molti tipi di orologi da parete, dalle versioni tradizionali a quelle più moderne e minimaliste. Scegliere l’orologio da parete giusto per il vostro spazio abitabile dipenderà dallo stile della stanza e dalle vostre preferenze personali.
Il giusto abbinamento tra l’orologio da parete e lo spazio abitabile.
Per creare un ambiente armonioso ed equilibrato, è importante scegliere l’orologio da parete giusto e abbinarlo correttamente allo spazio abitabile. In primo luogo, è importante valutare le dimensioni della stanza e scegliere l’orologio in base ad esse. Ad esempio, se la stanza è piccola, è meglio optare per un orologio dalle dimensioni ridotte, mentre se la stanza è grande, potrete scegliere un orologio più grande e vistoso.
Inoltre, è importante considerare lo stile della stanza e abbinare l’orologio di conseguenza. Se la stanza ha uno stile classico o tradizionale, potrete optare per un orologio con un design antico o vintage. Al contrario, se la stanza ha uno stile moderno o minimalista, potrete scegliere un orologio dalle linee pulite e semplici.
Infine, è importante considerare la posizione dell’orologio all’interno della stanza. L’orologio da parete dovrebbe essere posto in una posizione visibile, ma senza creare un eccesso di ingombro. In genere, è meglio posizionare l’orologio a livello degli occhi, in modo che possa essere facilmente letto.
In conclusione, l’arredamento da interni delle proporzioni e nuances è un approccio che richiede una grande attenzione al dettaglio, ma che può creare un ambiente armonioso ed equilibrato. Scegliere l’orologio da parete giusto e abbinarlo correttamente allo spazio abitabile è fondamentale per ottenere il massimo risultato. Ricordate di considerare le dimensioni della stanza, lo stile della stanza e la posizione dell’orologio all’interno della stanza per creare un ambiente elegante e funzionale.
Scegliere l’orologio giusto e abbinarlo correttamente allo spazio abitabile è un modo per creare un ambiente accogliente e rilassante, dove trascorrere momenti indimenticabili con amici e familiari.
Philippe Starck, classe 1949, è uno dei designer più influenti al mondo. La sua carriera vanta una vasta gamma di progetti che spaziano dall’interior design agli oggetti per la casa, dagli yacht agli orologi, tant’è che negli anni ’80 – all’età di soli 31 anni – viene definito il primo star-designer della storia. Svolge anche l’attività di architetto progettando numerosi locali a Parigi, New York e a Tokyo tra cui club, caffè, ristoranti e alberghi.
Philippe Starck: le storie dietro le sue opere Nei primi anni duemila Philippe Starck dichiara, “Per vent’anni ho creato oggetti che potessero essere acquistati da più persone possibile, contro l’elitarismo del design. Ora desidero che l’ecologia sia alla portata di tutti.”
Mente eclettica e imprevedibile, vince premi prestigiosi come il Grand Prix National de la Création Industrielle e l’Honor Award dell’American Institute of Architects per il Paramount Hotel di New York. Per fare chiarezza su un percorso creativo ricco di produzioni (si contano circa 10.000 oggetti) e successi, la redazione di Elle Decor ha selezionato 10 oggetti iconici di Philippe Starck.
Scopriamo insieme quali sono:
APRILIA MOTÓ 6.5, 1995 Negli anni’ 90 Aprilia, la casa motociclistica italiana fondata a Noale, in provincia di Venezia, stava godendo del successo generato dai propri scooter. Proprio in questo periodo Ivano Beggio, a capo dell’azienda sin dal 1968, sogna di dar vita a un’icona eterna del design e decide di ingaggiare il francese Philippe Starck, per creare il corrispettivo della “Vespa” o “Fiat 500”.
Philippe Starck immagina una moto totalmente grigia, in cui telaio, plastiche e cavi sono dello stesso colore. La moto non sta in strada, il baricentro è troppo basso (per colpa della monumentale marmitta sotto al motore), il telaio flette e ad alta velocità la moto ondeggia. Tutto da rifare, almeno per il capo collaudatore. Ma Beggio non vuole sentire ragioni: il progetto di Starck non si tocca. E con qualche minima revisione la Motò viene presentata al Motor Show del 1994. “La moto deve essere bella”: quello che allora è un flop, oggi è un oggetto cult.
GLI APPARTAMENTI PRIVATI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FRANCESE ALL’ELISEO, 1982 La commissione arriva agli albori del successo di Philippe Starck, che nel 1979 ha appena fondato la Starck Product, con lo scopo di produrre e mettere in commercio le sue opere. La consacrazione al grande pubblico arriva quando l’allora Presidente francese François Mitterand gli commissiona la progettazione degli arredi di alcune stanze degli appartamenti privati dell’Eliseo.
Lo spremiagrumi di Philippe Starck è indubbiamente l’oggetto più rappresentativo dell’opera rivoluzionaria del designer francese. Disegnato per Alessi nel 1988, questo oggetto realizzato in alluminio pressofuso mette in dialogo l’importanza della funzionalità al fattore estetico di un prodotto di design. Le gambe lunghe e snelle e le linee pulite conferiscono all’oggetto un aspetto che travalica il motivo per cui è stato creato, al punto di essere esposto al MoMA di New York al pari di un’opera d’arte.
LA LAMPADA ARÀ, 1988 Disegnata da Philippe Starck e prodotta da Flos Italia nel 1988, Arà è una lampada che illustra la volontà dell’azienda di unire il talento creativo dei grandi designer e l’alta tecnologia. La lampada è formata da una base circolare in acciaio cromato che contiene un contrappeso in piombo ed l’asta che sorregge la testa orientabile a forma di corno. Una curiosità: il nome della lampada è un omaggio alla nascita della figlia di Starck.
Disegnata da Philippe Starck e prodotta da Flos Italia nel 1988, Arà è una lampada che illustra la volontà dell’azienda di unire il talento creativo dei grandi designer e l’alta tecnologia. La lampada è formata da una base circolare in acciaio cromato che contiene un contrappeso in piombo ed l’asta che sorregge la testa orientabile a forma di corno. Una curiosità: il nome della lampada è un omaggio alla nascita della figlia di Starck.
Disegnata da Philippe Starck e prodotta da Flos Italia nel 1988, Arà è una lampada che illustra la volontà dell’azienda di unire il talento creativo dei grandi designer e l’alta tecnologia. La lampada è formata da una base circolare in acciaio cromato che contiene un contrappeso in piombo ed l’asta che sorregge la testa orientabile a forma di corno. Una curiosità: il nome della lampada è un omaggio alla nascita della figlia di Starck.
Progettata da Philippe Starck in collaborazione con Eugeni Quitllet, designer catalano, la sedia Masters di Kartell nasce come tributo alle più celebri sedie di design. Nell’oggetto, un intreccio di linee ibride evoca tre classici del design contemporaneo: la Tulip Armchair di Eero Saarinen, la Eiffel Chair di Charles Eames e la Series 7 di Arne Jacobsen. Nonostante le citazioni, quello che ne viene fuori è un oggetto nuovo e unico.
L’istituto museale Groninger Museum inaugura nel 1874, ma negli anni novanta si dà il via alla progettazione di una nuova sede. Per l’occasione vengono chiamati Philippe Starck, Alessandro Mendini e Coop Himmelb(l)au, che lavorano singolarmente a tre differenti padiglioni che riflettono l’idea di architettura postmoderna. I lavori vengono completati nel 1994.
Progettata per Kartell, la sedia Louis Ghost è una delle sedute più vendute al mondo. Pensata in plastica resistente, impilabile, in diversi colori e forme, su di lei si è seduta anche la regina Elisabetta. Philippe Starck trae spunto dalle sedie reali di Luigi XI di Francia, semplificando le forme e dando vita ad un oggetto divenuto un cult del design.
D’E-LIGHT, 2011 A prova di come Philippe Starck sia sempre stato decisamente al passo coi tempi, nel 2011 progetta D’E’-Light una lampada-leggio per lo smartphone o tablet. Testa in alluminio pressofuso, stelo in alluminio estruso, base in zama per permetterne la stabilità. L’oggetto, dalla doppia anima, consente (appoggiandoli sopra) di ricaricare i device.
LO YACHT DI LUSSO A (SAILING YACHT), 2015
Progettato per il milionario russo Andrey Melnichenko, lo yatch di lusso “A”, è lo yacht a vela più grande del mondo. Varato nel 2015, è lungo 142, 8 metri con una stazza di 12.600 tonnellate, ha un albero maestro alto 100 metri e invelato emerge dal mare come un palazzo di otto piani. Starck progetta al suo interno una grande piscina e un osservatorio subacqueo sulla chiglia, con un vetro spesso di 30 cm di spessore, mentre la scelta di inserire vetri a prova di bomba e 40 telecamere a circuito chiuso ne garantisce la totale sicurezza. LO YACHT VENUS DI STEVE JOBS, 2012 Nel 2012 Steve Jobs ha un sogno nel cassetto. La commissione va a Philippe Starck che in gran segreto inizia a lavorare a Venus. Non è l’unica né l’ultima volta in cui Starck entra in contatto con Apple. Lungo 80 metri, lo yacht è stato progettato con uno scafo esterno in lega di carbonio e alluminio con la prua metallizzata e luminescente, molto simile al materiale con cui erano stati realizzati i computer e i primi iPod della Apple. Ci sono voluti circa sette anni per dare vita alla barca dei sogni di Steve Jobs che, come spesso gli capitava con i prodotti della Apple, cambiava idea e chiedeva ai designer un restyling. Il destino ha voluto che Steve Jobs, che muore nell’ottobre dello stesso anno, non vedrà mai il compimento del suo sogno.
La bellezza di una casa non dipende solo dalla sua posizione, ma anche dal suo design interno ed esterno. Spesso capita di acquistare o ereditare una casa brutta o trascurata, ma questo non significa che debba rimanere così per sempre. Con l’aiuto di un architetto d’interni, è possibile trasformare una casa brutta in una perla rara. Innanzitutto, è importante identificare i problemi principali della casa. Ci possono essere problemi strutturali, come pareti che devono essere demolite o porte che devono essere spostate per migliorare il flusso della luce e dell’aria, o problemi di design, come colori troppo scuri o elementi di arredo datati. Una volta identificati i problemi, si può lavorare con l’architetto d’interni per trovare soluzioni che li risolvano.
La luce è un aspetto molto importante da considerare quando si tratta di architettura d’interni. Le case brutte tendono ad essere buie e tetre, con una scarsa illuminazione naturale. L’architetto d’interni può lavorare per aprire gli spazi, aumentare le finestre o persino creare nuove finestre per far entrare più luce. Inoltre, l’uso di colori chiari e riflettenti sulle pareti, sul soffitto e sui pavimenti può aiutare a riflettere la luce e a far sembrare gli spazi più grandi e ariosi. Il layout degli spazi è un altro aspetto importante dell’architettura d’interni. Spesso le case brutte hanno un layout inefficiente e poco funzionale. L’architetto d’interni può lavorare per creare un layout che sia più funzionale e adatto alle esigenze degli occupanti della casa. Ad esempio, può essere utile creare un open space che integri cucina, sala da pranzo e soggiorno, in modo da creare un ambiente più accogliente e spazioso.
Inoltre, l’architetto d’interni può lavorare per creare un design coerente e armonioso in tutta la casa. Ciò può comportare l’uso di materiali e colori simili in tutta la casa, o l’aggiornamento dei vecchi elementi di arredo con mobili moderni che si integrano meglio con il nuovo design. Infine, l’architetto d’interni può lavorare per creare un ambiente confortevole e accogliente in tutta la casa. Ciò può comportare l’aggiunta di tappeti, cuscini e altri elementi che rendono gli spazi più accoglienti e confortevoli. Inoltre, l’uso di piante e di arte può aiutare a creare un ambiente più rilassante e piacevole.
In conclusione, una casa brutta non deve rimanere così per sempre. Con l’aiuto di un architetto d’interni, è possibile trasformare una casa brutta in una perla rara.
In una casa spagnola dove il design si ispira alla natura fra stile japandi, minimalismo e tocchi sofisticati si realizza un’atmosfera di calma e tranquillità.
La proprietaria di questo appartamento è una giovane donna che viaggia costantemente, sia per lavoro sia per piacere. Per questo motivo, al momento di realizzare la sua casa, ambiva a un’atmosfera intima e rilassante in uno spazio in cui riposare e trovare un rifugio tranquillo dopo una lunga giornata di lavoro.
Così, si è affidata al duo Marta Szczepanska e Paulina Szeroczynska di MAP Studio, due architette completamente a loro agio nel creare spazi calmi e minimalisti, ma allo stesso tempo sofisticati e caldi. “L’approccio olistico all’interior design fa sì che le persone si sentano bene e di conforto nella loro casa”.
Volevano creare un’abitazione in cui ricaricare le batterie e hanno ideato un progetto di ispirazione giapponese. La disposizione è a pianta aperta, con uno spazio comune condiviso tra soggiorno, sala da pranzo e cucina. Tutte le stanze emanano la stessa armonia cromatica, con i toni naturali come filo conduttore dell’arredamento: “I colori scelti per l’appartamento ricordano in modo vivace luoghi come il Kenya. I marroni caldi e saturi e le tonalità di verde si sposano molto bene e sono ambienti luminosi, soprattutto se fanno da sfondo a una collezione di bellissime piante in vaso”.
Anche i materiali sono stati scelti per parlare di Natura e tranquillità. Sebbene nell’appartamento non manchino dettagli più audaci, sotto forma di motivi a decoro del piano di lavoro della cucina in pietra naturale o sulle piastrelle del bagno in gres, la maggior parte delle finiture è liscia e piacevole, in linea con la grande armonia e omogeneità di materiali: legno, microcemento, piastrelle in gres porcellanato color terra, pezzi di rovere tinto e alcuni elementi in fibra naturale.
La luce naturale, filtrata da tende di lino, entra in gioco come ulteriore elemento decorativo completato da una luce artificiale calda e scelta con cura.
Tratto dall’articolo di MARÍA JESÚS REVILLA , sorgente ELLEDECOR.